EtĂ / Periodo storico
L’originale Tempio della Madonna del Buso fu distrutto dai bombardamenti della Grande Guerra nel dicembre del 1917. Venne rapidamente ricostruito e nel maggio del 1927 venne inaugurato e benedetto nuovamente, essendo ritornato all’antico splendore, risorto quasi per miracolo dalle macerie della guerra. Nell’agosto del 1987 il Vescovo di Padova elevava il tempietto a “Santuario”.
Stile
Santuario della Beata Vergine del Caravaggio, questo è in realtà il suo nome originale, venne eretto nel luogo dove un tempo risiedeva un’immagine della Madonna, alla quale osavano rivolgersi i viandanti. Inizialmente venne eretto un capitello che solo successivamente venne trasformato in chiesetta fino ad assumere le attuali sembianze di tempio scavato nella roccia con atrio e colonne di pietra. Il campanile sorge scostato dall’edificio ed è dotato di tre campane.
Descrizione
Il Santuario della Madonna del Buso, si trova nella stretta Val Frenzela che da Gallio porta a Valstagna, collegando l’Altopiano e la pianura. La corrispondente strada costruita nella seconda metà del 1300, era percorsa da pastori e commercianti. Nel 1829 un eremita del Terz’Ordine di S. Francesco, fra’ Battista Casera, la percorreva di ritorno dal Santuario della Madonna del Caravaggio (BG) portando con sé un’immagine della Vergine. Nella Valle un forte temporale lo arrestò. Il Frate decise di costruire un ponte per unire le rive della gola e una chiesa per i viandanti. Il luogo divenne un centro della pietà Mariana per Gallio e l’Altopiano. Il percorso al Santuario è caratterizzato dalla Via Matris, iconografia che racconta la storia di Maria, donna e santa madre di Dio.
Tipologia
Santuario
Via di pellegrinaggio/cammino
Via Romea della transumanza e del saliso
Indirizzo
Via Ronchi di dietro (Madonna del Buso) Gallio (VI)
Indirizzo
Contrada Gianesini (via Matris) Gallio (VI)
GPS
45°53’18”N 11°36’12”E Madonna del Buso
GPS
45°53’23”N 11°36’01”E via Matris
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